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Le Guerre Mondiali

Precedentemente agli scontri di carattere mondiale, facciamo un piccolo riferimento alla Campagna di Russia: importante episodio dell’enorme conflitto tra Europa e Francia Napoleonica. Con l’avanzata inesorabile delle truppe francesi, Mosca si vide già sconfitta in partenza. Con l’entrata di Napoleone a Mosca, avvenuta il 14 ottobre del 1812, il potente sovrano francese era ormai sicuro di aver fatto capitolare l’intero impero russo. Non fu realmente così: la città fu incendiata, ma nel momento in cui la Grande Armata decise di continuare la sua avanzata, l’enormità dell’impero russo riuscì ad avere la meglio sui soldati assiderati e affamati che vagavano per la steppa siberiana.

Dunque, dopo la ricostruzione di Mosca e passati svariati anni dalla campagna di Russia, nel 1905 precisamente nel gennaio, la città ebbe il suo primo sindaco, Aleksandr Adrianov.
La prima guerra mondiale non fu particolarmente seguita dall’Impero russo: tutto si stava preparando per l’affermazione della famosissima Rivoluzione d’Ottobre del 1917. Il successo delle operazioni di Lenin fece anche si che la capitale, allora ubicata a San Pietroburgo, venisse nuovamente spostata a Mosca precisamente nel 5 marzo del 1918.
Molto più interessante fu il ruolo della città di Mosca durante i conflitti della Seconda Guerra Mondiale.

La città subì l’assedio delle truppe nazi-fasciste che si protrassero fino a venti chilometri più a nord, raggiungendo la città di Chimki. Mosca, insieme a Leningrado e Kiev venne considerata come uno dei tre obiettivi strategici per eccellenza dell’esercito tedesco nel 1941.
Episodio fondamentale nella vita della città intorno agli anni 40 fu per l’appunto la tremenda Battaglia di Mosca, una delle più importanti per quanto riguarda l’esito sul fronte orientale della Seconda Guerra Mondiale. Durante la campagna tedesca l’Armata Rossa subì notevolissime perdite di soldati e di materiali, nonostante la classica strategia di chiedere del tempo in cambio di territori e uomini.

Hitler intanto, sceso a patti e concedendo tempo alla città di Mosca, si concentrò alla conquista dell’Ucraina. Dopo la conquista, il 30 settembre si diede dunque il via alla famosa Operazione Tifone con l’obiettivo di conquistare Mosca. Le forze tedesche interruppero la linea ferroviaria Leningrado-Mosca presso la città di Kalinin e si impadronirono del ponte sul fiume Volga; annientarono dunque tutte le principali forze sovietiche a difesa della capitale russa.
Dopo il totale fallimento delle forze staliniane e quindi dopo la completa disfatta anche morale il 5 dicembre si riuscì ad organizzare la controffensiva: nel giro di 24 ore la fanteria motorizzata della Wehrmach viene rasa al suolo. Pian piano l’esercito russo riesce ad avere la meglio su quello hitleriano che si ritira per attendere la buona stagione e ritentare l’offensiva. Nonostante i forti obiettivi del Fuhrer, egli non poté far altro, alla fine, di ordinare una progressiva e generale ritirata.

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